Non ti ricordi quel mese d’aprile
d’aver votato democristiani
senza pensare all’indomani
a rovinare la gioventù.
Dio ti vede, Stalin no. I muri sono tappezzati da questo manifesto. La Madonna pellegrina è trasportata su un camion per tutta l’Italia. Don Rinaldo, il prete dell’oratorio di Maggianico, mi chiede per chi voterà mio padre. Socialista. Non è per niente soddisfatto. Siccome poi all’oratorio mi vede poco, mi domanda dove vado la domenica. Al cinema a Lecco con l’Elisa. Uno sberlone. E cosa fai, la tocchi? Cado completamente dalle nuvole. Perché mai dovrei toccare l’Elisa?
“Obbligo del cristiano nel periodo elettorale”: ho conservato un santino distribuito in occasione delle elezioni del 18 aprile, vinte con largo margine dalla Democrazia Cristiana e dai suoi alleati contro il fronte delle sinistre.
“Nei giorni di lotta il vostro posto, diletti figli e figlie, è in prima fila, sul fronte del combattimento. I timidi e gli imboscati sono ben vicini a divenire disertori e traditori” (Pio XII)”.
I Cattolici possono dare il loro voto soltanto a quei candidati o a quelle liste di candidati di cui si ha la certezza che rispetteranno e difenderanno l’osservanza della legge divina e i diritti della religione e della Chiesa nella vita privata e pubblica” (Sacra Congregazione Concistoriale). Prosegue il santino: “Padre nostro, che sei nei cieli e governi l’universo, concedici la grazia di avere dei rappresentanti veramente cristiani, affinché anche per loro mezzo, sia glorificato il Tuo Santo Nome e si estenda il Tuo regno di fede e di amore. Sia fatta la Tua volontà da coloro che ci governano, cosi come essa viene compiuta dagli Angeli e dai Santi in Cielo” (PREGHIERA per le prossime elezioni).